Il curatore
dell'Opera: Arcangelo Miranda
segue dalla prima
pagina
Sono
Arcangelo Miranda che parlo di me stesso.
Arcangelo Miranda è il mio vero nome, non è uno pseudonimo; non mi sono
mai piaciuti i soprannomi che gli pseudo-maestri si danno poichè tale
atteggiamento, a mio parere, nasconde una incapacità d'essere.
Io sono sempre stato un sognatore, anche se l'Egitto della
cervelloticità del quotidiano mi ha tanto condizionato da giovane. Sono
stato per vent'anni alla guida di un'attività che ho creato da piccolo
e che ho realizzato da giovane, ma la sua caratteristica era che
racchiudeva tutte le caratteristiche degli altri lavori e, come
risultato, la mia mente era sempre in funzione nel senso più negativo
del termine.
Verso i 25 anni ho attraversato la mia più profonda crisi mistica e da
li in poi si è avviato il cambiamento.
Da quel momento venni a contatto con fonti di vera conoscenza: mi
accorsi che tali verità erano ben occultate agli occhi del mondo, ma
non perché qualcuno non le volesse diffondere, ma perché le persone non
avevano occhi per vedere.
Finalmente avevo aperto il mio cuore al mio essere.
Non dirò mai cosa mi è accaduto, ma posso rivelare che a settembre
2000, mentre ero negli U.S.A., all'età di 36 anni mi è capitato
qualcosa per cui la mia Ricerca ha avuto fine ed è iniziato il grande
Viaggio. Da quel momento non mi sono più fermato; ma è anche vero che
con una sempre maggiore assunzione di responsabilità aumentava l'amore
con cui mi relazionavo agli altri poiché il senso di responsabilità
avrebbe gravato maggiormente sulla mia anima se avessi approfittato dei
miei poteri e della mia conoscenza. La mia mente si schiariva un po'
alla volta, la mia anima si alleggeriva, ero sempre più in contatto con
il mio spirito.
Fu per questa nuova ottica sulla vita che mi resi conto che la quasi
totalità delle persone che dicono di essere su un percorso spirituale
sono, in realtà, davvero nei guai: il mio essere, che mi guida e mi
assiste costantemente, mi fa vedere con altri occhi la situazione di
coloro che si dicono spirituali e, con tanta tenerezza, li vedo come
persone che sono passate da una chiesa all'altra e continuano a
rimanere in prigione, in quella prigione della mente senza sbarre ne
carcerieri.
Mi sono trovato in possesso del testo IO SONO DIO e l'ho presentato ad
una manciata di editori seri; mi ha risposto Roberto Romiti della
B.I.S. e poi ho capito perché lui: è certamente l'unico editore di
argomentazioni di carattere spirituale laureato in fisica e quindi in
grado di comprendere e di dare valore a ciò che ho scritto nella
TRILOGIA DELL'IO SONO. Inoltre, come dovevo fare a convincere l'editore
con cui entravo in contatto di stampare proprio il mio libro? Il mio IO
SONO mi disse di dirgli che il testo doveva avere questo nome e che
doveva contenere le tre opere che contiene. Roberto Romiti è stato un
proficuo uomo di marketing con alle spalle una bella carriera
pubblicitaria: ha capito subito l'importanza della cosa.
Ed ecco perché le cose sono ora così come sono.
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